Un paese di oltre 52 milioni di abitanti, con un tasso di crescita demografica più alto di tutta l’Africa, un passato coloniale tra i più sfruttati e dirompenti e, da ultimo, diversi anni di guerra. Esistono in Congo circa 300 tribù. Tormentata da una sanguinosa guerra civile, con massicci flussi di profughi e sfollati, la Repubblica Democratica del Congo vive a tutt’oggi una storia di miseria e di sfruttamento. Nella capitale Kinshasa oltre 10.000 bambini di strada ed ex-bambini soldato sopravvivono tra le difficoltà di ogni genere. Fra di loro ci sono anche tante bambine cacciate di casa con l’accusa di stregoneria: indifese, piccole, sole, sono facile preda e oggetto di abusie violenze sessuali.
Le strutture sanitarie e statali sono al collasso. Potenzialmente il Congo è uno dei paesi più ricchi dell’Africa, ma le guerre, la corruzione politica e burocratica, i giochi di interesse, i saccheggi, l’emergenza AIDS, hanno influito ed aggravato la situazione economica del paese.
Ovunque fame, miseria, malattia, analfabetismo, morte: i nostri cani, i nostri gatti sono di gran lunga più fortunati di loro, gli africani, che pure fanno parte della razza umana e sono nostri fratelli. Questa si chiama VERGOGNA.
Vergogna dell’umanità, vergogna dei ricchi che creano i poveri, espropriandoli dei loro diritti, della dignità e delle ricchezze della loro terra. Noi non possiamo rimanere a guardare: nessuno di noi è così povero da non poter dare niente