Nascono nel 1850 per opera di una giovane donna fiorentina: Anna Fiorelli Lapini. Innamorata della spiritualità francescana, diede alle sue suore il nome di “Povere Figlie delle Sacre Stimmate di San Francesco” ma il popolo le chiamò subito “STIMMATINE”. Anna Lapini, donna del popolo, si commisurava profondamente con i bisogni e le difficoltà che quotidianamente la interpellavano. La caratterizzava una disponibilità immediata una solidarietà concreta e una condivisione appassionata.
In particolare la preoccupava la situazione della donna, priva di diritti, spesso analfabeta e ridotta in miseria.
Dalla constatazione di questa realtà nasce e si concretizza il suo carisma, sotto la guida dello Spirito: accogliere le bambine povere e abbandonate, consentire cultura e dignità alle giovani, strappare la donna alla povertà materiale e morale, ricomporre le icone deturpate. “Andiamo, tocca a noi” era solita dire nei momenti di emergenza; la scelta delle priorità veniva sempre stabilita dalle situazioni di maggiore sofferenza.
Anna Lapini, figura di donna attualissima per la sua profonda comprensione della vita e degli uomini, per la sua carità illuminata dall’amore per il Cristo Crocifisso, avrebbe parole e gesti per comprendere ed accogliere le nuove povertà. Possiamo immaginarla mentre con le maniche rimboccate del saio di bigello lava il volto ad un malato di AIDS, quando impregnata di pioggia stringe tra le braccia un neonato rifiutato dalla madre, quando, nel silenzio della notte, supplica il Dio della Bellezza, di togliere dalla terra il fango dell’odio, della guerra, della fame, dei fondamentalismi estremi e, soprattutto, di placare il dolore e la sofferenza dei bambini.
Le Suore Stimmatine, figlie di Anna Lapini
Il cammino dell’uomo di oggi, spesso bandito dal fastoso banchetto economico, è cosparso di indicibili difficoltà. Anna Lapini sa quanto complesse siano le nuove sfide che ci interpellano e accoratamente ripete alle sue figlie: “Andiamo, tocca a noi” e le spinge ad andare e stare là dove più eloquentemente il Cristo rivela il suo aspetto di uomo sfigurato dalla crudeltà degli uomini.
Le Stimmatine sono in Italia e si collocano in zone periferiche, attente alle nuove povertà. La ricchezza carismatica delle origini si esprime nelle periferie della Spagna, in Brasile, in Ecuador, Albania, Bolivia e nella Rep. Dem.ca del Congo, dove le Stimmatine condividono il cammino dei poveri e ne assumono le sofferenze nella semplicità e nell’accoglienza che le caratterizza, tentando, con l’aiuto e il sostegno dei fratelli, itinerari di recupero e di promozione.
In Congo, dove sono presenti dal 1981, le Stimmatine, divise oggi in sei comunità nei villaggi e nella capitale, sono impegnate in opere di recupero e di promozione umana a favore della gente.
Gestiscono ospedali, scuole, case di accoglienza per i bambini abbandonati e puntano sulla istruzione, come mezzo e strumento di liberazione di un popolo la cui povertà aumenta anche a causa dell’analfabetismo e della ignoranza. Tutto ciò che le suore in questi anni hanno realizzato, lo devono in buona parte alla generosità e all’aiuto degli amici e di quanti le hanno sostenute con gesti di solidarietà e di condivisione.
A tutti noi, a te che leggi e che ascolti il grido dei poveri, le Suore Stimmatine ripetono oggi: